giovedì 15 marzo 2012

Kai, il tavolino dagli infiniti scomparti


Disegnato da Naoki Hirakoso e Takmitsu Kitahara, il tavolo Kai richiama tutta la nostra curiosità e il nostro coinvolgimento, perché non si può resistere dall’indagare quante aperture abbia, dove, e come. Con infiniti scomparti, può essere tanto un neutro piano d’appoggio, quanto una vera caccia al tesoro delle cose riposte o dei vani stessi. E pur sapendo il numero preciso dei cassetti non ve lo diremmo per non rovinarvi la ricerca. Non è un caso che i designer siano giapponesi, che con la pulizia delle forme ci sanno fare; soprattutto perché è insito nella loro antica cultura l’idea di lasciare liberi e vuoti gli spazi, nascondendo ogni utensile, proprio come avviene nelle classiche case con pareti in carta di riso, solo al di là delle quali sono oggetti e corredi.

Il tavolo Kai 

 

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