domenica 29 aprile 2012

Sushi e design, lasercut design nori


Non c’è dubbio che il Giappone, con il sushi in particolare, sia il paese che più di tutti può vantare una più lunga tradizione in fatto di estetizzazione del cibo: sculture di frutta e verdura, rotolini di pesce e riso, composizioni create per il piacere degli occhi prima ancora che del palato. Un’estremizzazione di questa tendenza viene dall’agenzia I&S BBDO che per una campagna pubblicitaria pianificata per rilanciare le vendite di alghe dell’Umino seaweed shop di Ibaraki dopo il terremoto dello scorso anno, ha ideato le ‘design nori’, fogli di alghe tagliati al laser per sushi di design. Al momento sono stati prodotti cinque diversi pattern, ispirati alla mitologia giapponese e di buon auspicio: ’sakura’ (fiori di ciliegio), ‘mizutama’ (gocce d’acqua),’asanoha’ (canapa), ‘kikkou’ (tartaruga), and ‘kumikkou’ (tartaruga di mare). In edizione limitata visti i costi di produzione, i design nori possono essere acquistati per ora solo sul posto, ma Umino spera nel futuro in una produzione su larga scala da poter distribuire a livello internazionale.

Design Nori di Umino Seaweed Shop

martedì 17 aprile 2012

Sticker per Mac Book, tra passione e mania


Gli sticker per molti sono una passione, e qualche anno fa sono stati una vera e propria mania, quando si vendevano intere valigette con adesivi di ogni tipo, specialmente puntando sul target femminile che più di tutti apprezzava e decorava. Un filone molto in voga è quello che ha come supporto il retro dei Mac Book, con il noto sfondo grigio metallizzato, e la mela che campeggia al centro, che anziché essere d’impiccio è uno sprone a inventarsi il modo con cui interagirci. Oggi ve ne presento qualcun altro. Semplice e dal geniale intuito è quello che rifà il verso ai quadri di Magritte, delicato e sempre apprezzato è quello con Snoopy e Woodstock, preciso e divertente è quello con Scrat che almeno un frutto riuscirà a tenerlo per sé, e ancora tanti altri.

Sticker per Mac Book

Sticker per Mac Book








mercoledì 11 aprile 2012

Natura Morta è l'esperimento di Quiet Ensemble che fa suonare la frutta


A metà strada tra sound design e installazione, “Natura Morta” è il tentativo che Fabio Di Salvo e Bernardo Vercelli di Quiet Ensemble mettono in atto per ricavare suoni da alcuni frutti.
Ogni frutto contiene dell’acido che produce tensione elettrica. Usando una tecnica speciale, siamo in grado di aumentare queste frequenze rendendo udibile l’impercettibile: il suono dell’energia vitale della natura.
Grazie a dei controller MIDI, i due assemblano i suoni per creare brani techno come quello che potete ascoltare in coda al post. Il passo successivo a cui i Quiet Ensemble stanno lavorando è la dimensione performativa: ogni frutto sarà posizionato su uno stand in Plexiglass che verrà illuminato quando saranno attive le rispettive frequenze, che verranno proiettate poi in un video come fossero una visuale macro del frutto stesso.

Natura Morta è l'esperimento di Quiet Ensemble che fa suonare la frutta

Per ascoltare l'audio ecco qui il link: http://soundcloud.com/quietensemble/audio-natura-morta

giovedì 5 aprile 2012

Le illustrazioni dentro i rotoli di carta igienica di Anastassia Elias


C’è chi costruisce navi in bottiglia, e chi, come Anastassia Elias, costruisce dei veri e propri scenari, ma dentro i rotoli di carta igienica. Le scene illustrate -o meglio- ritagliate, sono di qualsiasi genere: cavalli in corsa, free climbing, danzatrici, città famose, scene di vita quotidiana, ma soprattutto parecchi omaggi alla cultura cinese. Anastassia è una pittrice e illustratrice parigina, e l’idea di questi particolari oggetti a metà tra illustrazione e scultura le è venuta interrogandosi su quali potenzialità ci potessero essere dietro un oggetto così  semplice, ma soprattutto ritenuto così di scarto per meritare invece tante attenzioni. Le opere frutto di bisturi e cartone, ma soprattutto tanta pazienza e precisione, sono ospitate a Tsing Yi, un’isola di Honk Hong, per uno scambio artistico e culturale tra la Francia e la Cina. La prossima volta che accosterete all’occhio il rotolo di carta ormai finita, chissà quali mondi ci riuscirete a vedere.

Anastassia Elias

Anastassia Elias