Tra i tanti materiali di cui il design si avvale, raramente capita di poter annoverare il cartone riciclato, di quello utilizzato per confezionare le uova, grigio e fatto con la carta pressata. A primo avviso fragile e poco elegante, è invece un ottimo mezzo ricco di vantaggi. Dan Hochberg e Odelia Lavie hanno deciso di utilizzare questo materiale da imballaggio per realizzare un tavolino da caffè, le relative sedute, e un orologio da parete. Il tutto inserito in una confezione di modeste dimensioni, perché tutto impilabile. Per rendere i suddetti oggetti abbastanza robusti per resistere al peso e all’usura, è bastato progettare per bene le forme, per sostenere anche le persone e gli oggetti più pesanti. I vantaggi, dicevamo, sono infiniti: facilmente trasportabile, biodegradabile, leggero, riciclabile e originale.
sabato 31 marzo 2012
mercoledì 28 marzo 2012
Mastro è il tavolo da lavoro componibile di Gum Design per De Castelli
Come suggerisce il nome, la struttura di questo “Mastro” deriva da quella dei vecchi tavoli da lavoro presenti nelle botteghe artigiane. Realizzato dallo staff di Gum Design per l’azienda italiana De Castelli, è composto da una lastra di metallo decorata con l’uso dell’acido e ripiegata alle estremità e da due cavalletti in abete che utilizzano i bordi interni come slitta per essere alloggiati. Lo stesso spessore permette poi di posizionare i componenti di legno in verticale, rivelando la funzione d’uso. Spazio ridotto, ottima la resa estetica e la praticità. L’idea forse non è delle più originali, ma nella variante dei materiali acquista un suo valore autonomo.
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sabato 24 marzo 2012
Il design di Oded Friedland per le piccole-grandi soluzioni di tutti i giorni
Un oggetto semplice e senza pretese, che assume e riassume in sé due funzioni, quella di calendario e di astuccio, contenendo tre differenti oggetti, come fermagli, puntine, elastici, o qualsiasi altro piccolo oggetto che si voglia tenere ordinato sul tavolo. Realizzato in latta, l’astuccio è costituito da quattro blocchi: le tre vaschette e il coperchio. Il funzionamento del calendario è molto semplice, che segna il giorno corretto ottenuto dalla rotazione dei blocchi che indicano giorno della settimana, numero, e mese. Il design è di Oded Friedland, uno dei tantissimi designer che lavorano per la Monkey Business, che produce piccoli-grandi oggetti di design per l’utilità e la praticità di tutti i giorni. Calendar Tin costa sei euro, ed è disponibile in rosso, blu e verde.
lunedì 19 marzo 2012
Dal design e dall'arte, la gioielleria naturale di Arata Fuchi
Anche la gioielleria rivendica la sua stretta parentela con il design, e ovviamente pure con l’arte, e i risultati e i parti spesso sono davvero affascinanti e sbalorditivi, proprio come quelli concepiti da Arata Fuchi, con i suoi bracciali, anelli, collane. Niente fastidiose lucidità, nessuna brillantezza artefatta, ma superfici porose, intricate, frastagliate, opache, vive, proprio come la natura, di cui i suoi gioielli sono un’ode, un omaggio. È infatti la natura la sua primaria ispirazione, tanto da far venire il dubbio se le sue creazioni siano opera d’uomo, o del millenario impegno di sedimentazioni, crescite spontanee, logorio di materia su organismi. Giapponese di nascita, all’Università Tokyo Zokei studia disegno industriale, per quattro anni lavora in una ditta che produce orologi e gioielli, finché poi non giunge in Toscana, dove si qualifica come orafo. Dal 2006 in poi lavora tra Firenze e Tokyo.
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Turnkey Pencil Sharpener, il temperamatite a carica e un po' retrò
Ecco a voi il Turnkey Pencil Sharpener, che tradotto letteralmente fa proprio ridere: temperamatite chiavi in mano, dove turnkey in realtà sarebbe la manopola da girare. Esattamente come in qualche vecchio marchingegno, in qualche gioco datato, o in qualche cartone animato, questo oggetto applica il suo tipico movimento rotatorio indotto, allo stesso che si applica per temperare le matite. Disponibile in rosso e argento, costa 10€, ed è il tipico regalo per chi anche in ambito di cartoleria vuole mantenere un certo stile.
giovedì 15 marzo 2012
Kai, il tavolino dagli infiniti scomparti
Disegnato da Naoki Hirakoso e Takmitsu Kitahara, il tavolo Kai richiama tutta la nostra curiosità e il nostro coinvolgimento, perché non si può resistere dall’indagare quante aperture abbia, dove, e come. Con infiniti scomparti, può essere tanto un neutro piano d’appoggio, quanto una vera caccia al tesoro delle cose riposte o dei vani stessi. E pur sapendo il numero preciso dei cassetti non ve lo diremmo per non rovinarvi la ricerca. Non è un caso che i designer siano giapponesi, che con la pulizia delle forme ci sanno fare; soprattutto perché è insito nella loro antica cultura l’idea di lasciare liberi e vuoti gli spazi, nascondendo ogni utensile, proprio come avviene nelle classiche case con pareti in carta di riso, solo al di là delle quali sono oggetti e corredi.
lunedì 12 marzo 2012
Paperloo, l'eco-scacchiera di Andrea Vecera
A prima vista somiglia a un contenitore per pizze da asporto molto ben disegnato. In realtà si tratta della nuova eco-scacchiera in cartone microonda disegnata da Andrea Vecera per Skitsch. Leggera e trasportabile Paperloo è al tempo stesso piano di gioco e scatola che contiene i trentadue pezzi. Alfieri, fanti re e regine sono pre-tagliati al laser in due fogli di cartone di colore differente, pronti per essere montati a incastro. Per dare un’occhiata alla scacchiera di carta, azzardare qualche mossa e magari decidere di comprarla, avventuratevi verso lo store Skitsch di Milano.
domenica 11 marzo 2012
Nastri adesivi in carta giapponese
Oggi, che è domenica, ci dedichiamo a un argomento più leggero e meno sofisticato, una serie di oggetti che a un primo sguardo possono apparire futili (e direi che lo sono) ma proprio per questa ragione è facile che si rischi di non poterne più fare a meno. Parliamo di nastri adesivi di diverse tinte e fantasie, tutti larghi 10 millimetri e lunghi 10 metri, realizzati in splendida carta giapponese. I nastri adesivi sono rimovibili senza macchie, sui quali è possibile scrivere, e anche utilizzarli per decorare pacchi, buste, fogli e qualsiasi oggetto meriti una strisciolina colorata. Se già non potete farne a meno, li potete trovare qui a meno di 5 dollari.
sabato 10 marzo 2012
Pages Chair è la sedia da sfogliare di 6474 design
Quattro designer di base a Tokyo, un nome abbastanza misterioso dato al loro studio (6474 design) e un’idea semplice quanto brillante, ispirata ovviamente al gesto di sfogliare i libri. Questa “Pages Chair” è una sedia in cui schienale e seduta si adattano distribuendo opportunamente la quantità di cuscini, come fossero pagine. In un tentativo quasi Zen di equilibrio infatti, i dieci cuscini multicolori vengono lasciati impilati o piegati attorno allo schienale per aumentare il comfort. Due le possibilità cromatiche, una sui toni del rosa e l’altra su quelli dell’azzurro. “Pages Chair” è stata presentata all’edizione di quest’anno della Stockholm Furniture Fair.
giovedì 8 marzo 2012
Lucius en Fabula!
Promesso e bloggato! Oggi voglio parlarvi di un nuovo designer che si sta facendo avanti tra i "big" in punta di piedi. Amicone, nonchè compagno di università, Lucio Barbuio ha un Curriculum da invidia: ha partecipato all'Elephant Parade 2011, all'EICMA 2011 si è sbizzarrito con i suoi disegni su una moto e su una tuta da motociclista indossata da Melissa Satta e poi venduti all'asta su ebay per la fondazione di Marco Simoncelli, collabora con l'agenzia di Milano Enfants Terribles e nel tempo libero trasforma oggetti quotidiani in opere d'arte. Che altro posso dire, visitate il suo blog! http://luciusenfabula.blogspot.com/
mercoledì 7 marzo 2012
Muschio design: quando il design si fa verde!
Oggi vi parlo di un modo un po’ particolare di fare design, naturale quel tanto da far venire il dubbio se ci sia la mano dell’uomo o meno. Tutto ciò giusto perché questa materia non rimanga confinata a loft sofisticati, gallerie eccentriche, o -peggio- a poco utili oggetti d’arredamento. Se nel leggere questo articolo vi siete chiesti come si faccia a far crescere del muschio a comando, con determinate forme e su precise superfici, eccovi di seguito le spiegazioni e il materiale necessario. Prendete tre manciate di muschio e 700 ml di acqua calda, macinate in un frullatore (o a mano) il tutto, aggiungete un po’ di siero di latte (o yogurt, se non birra) e mescolate. Trasferite il composto in un secchio, e con un pennello intinto nello stesso dipingete su legno o pareti particolarmente porose. Ogni giorno spruzzate sulla parete dipinta un po’ d’acqua e ammirate crescere la vostra creazione. L’augurio è che ognuno si sbizzarrisca dove e come voglia, così che giorno dopo giorno si possa vedere sempre più verde attorno a noi, specialmente in città. E poi -perché no- ognuno potrebbe condividere qui i link alle foto delle proprie creazioni, in una sempre crescente virtuosa condivisione.
lunedì 5 marzo 2012
In California la casa dei Flintstones è realtà
Dick Clark e la moglie Kari hanno di recente messo sul mercato la loro casa di Malibu, in California. È inevitabile notarne le somiglianze con quella ancor più famosa dei Flintstones, il cartone animato della famiglia preistorica nato nel 1960, da cui è uscito anche l’omonimo film nel 1994. L’annuncio descrive perfettamente l’abitazione e quanto vi è intorno, tanto che quasi si passerebbe oltre il fatto che sembri di trovarsi in un cartone animato. La vista è garantita a 360° sull’Oceano Pacifico, le Channel Island, le Boney Mountains, la Serrano Valley, i tramonti e le luci della città. L’eccentrica architettura è in cima a una montagna, e comprende circa 23 ettari di terreno circostante, che danno su mare e montagne. All’interno si garantisce un ampio spazio, nonché un’architettura che dà spazio a funzione e bellezza -così dicono- a contatto con la natura. Probabilmente il fatto che la casa si trovi totalmente isolata, e che senz’altro rappresenti un caso unico, lascia più favorevolmente spazio a un sorriso anziché a una critica. Che l’architettura e il design abbiano obbedito a quanto desiderato dai facoltosi acquirenti è indubbio, peccato che abbiano scelto la struttura per abitazione e non per set cinematografico.
domenica 4 marzo 2012
Aquaria Grande: piscine sospese nel cielo
Aquaria Grande sarà il nuovo complesso residenziale extra lusso di Mumbai. Si tratterà di due torri da 37 piani ciascuna, ma di certo non è l’altezza quello che lascerà impressionati. Quello che sarà sorprendente saranno le sue piscine: una per ogni piano, sul balcone dalla balaustra di vetro, ognuna sospesa nel vuoto. James Law è l’architetto responsabile del progetto per conto della Wadhwa Group, che ha pensato l’intero complesso per la classe dirigente più sofisticata e pretenziosa, tanto da potersi permette di nuotare nel cielo, contornati da grandi vetrate e giardini pensili. Come sempre il pubblico si divide: tra chi applaude la divertente e panoramica innovazione, e chi la boccia preoccupandosi del peso e della pressione dell’acqua. Un progetto ambizioso quanto oneroso, che per alcuni è garanzia di sicurezza, e per altri di esagerazione.
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