Terraform è il nome dell’invenzione, che è molto più di un oggetto: è una circostanza, una condizione, un’occasione entro la quale far ritrovare una o più persone. Nato dal collettivo La Valise nel 2004, questo tipo di giardino si è subito dimostrato luogo di incontro, condivisione, solidarietà, resistenza alla precarietà grazie all’autosufficienza, nonché la crescita anche terapeutica per persone con handicap, disoccupati, pensionati, e altre categorie svantaggiate.
L’idea è quella di rompere le barriere fisiche e sociali. Quelle fisiche grazie alla struttura intuitiva che consente l’accesso a chi è in carrozzella, o anche a chi non può chinarsi su un giardino vero e proprio, o rimanere troppo tempo in piedi. Quelle sociali perché coltivare un giardino è una pratica per prendersi cura di sé innanzitutto, e poi anche del mondo che ci circonda, preferibilmente in compagnia: il tutto attraverso il lavoro della terra.
Come si può immaginare questo è un progetto che porta con sé un enorme carico di valori da favorire quanto più possibile. Terraform è rivolto a tutte quelle persone che necessitano di attività ricreative e terapeutiche (e chi più chi meno, ne abbiamo bisogno tutti) per la riabilitazione motoria, l’educazione, l’intrattenimento, la presa di coscienza della biodiversità, la condivisione di esperienze.
Nel concreto Terraform è una struttura per accogliere un giardino, e soprattutto chi se ne può prendere cura. Ha una scocca in polietilene 100% riciclato e riciclabile, spessa 3 mm, larga 150 cm, profonda 120 cm, e alta 80 cm. Sugli altri tre lati si montano e avvitano tre pareti di legno, che nel complesso formano circa 0,80 m3. Si riempie il tutto di terra, e il giardino è pronto.
Sul sito ci sono tutte le informazioni dettagliate di come sia nato il progetto, a cosa punta, dove è stato già sperimentato e dove ci sono altri progetti pronti a partire. L’ortoterapia è già ampiamente utilizzata dagli USA al Giappone, e con questo progetto lo potrà essere sempre di più, in special modo per chi maggiormente ne ha bisogno.
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