Ricavata da un unico foglio di metallo, questa lampada da tavolo “Belt+Sund” di Mirco Kirsch si piega come un origami fino a dare vita alla sua struttura geometrica e spigolosa. Pretagliato anche il supporto per la lampadina a LED, da sistemare all’interno per poi inserire in ultimo il cavo di alimentazione. Ogni piega può inclinare le sezioni della superficie con un’angolazione fino a 180°, consentendo di dosare la quantità di luce diretta. Varie colorazioni e combinazioni disponibili (anche sostituendo la copertura del cavo), la lampada si monta in circa cinque minuti.
giovedì 31 gennaio 2013
mercoledì 9 gennaio 2013
Complementi d'arredo della collezione Be Ware Light Concept disegnata da Silikomart
L’azienda Silikomart, che da tempo ci propone i suoi articoli casalinghi in silicone, presenta un nuovo brand, dedicato a prodotti di design per decorare la casa che utilizza lo stesso materiale per la realizzazione di oggetti dal sapore innovativo e moderno. Oggetti che sono stati lanciati sul mercato la prima volta in occasione della scorsa edizione di Maison & Objet a Parigi. Il nuovo marchio si chiama Be Ware Light Concept e propone oggetti di design per l’home decoration: il silicone è il grande protagonista di questa linea che comprende numerosissimi complementi d’arredo. Il materiale è uno dei più trendy del momento, per una soluzione finale che diventa molto versatile, leggera e moderna. Questa nuova collezione di oggetti in silicone comprende diversi complementi d’arredo: non passano inosservate le lampade di design, realizzate in morbido silicone satinato, con soluzioni che sono infrangibili, leggere ed estremamente semplici da pulire. La linea comprende anche degli indispensabili contenitori multiuso, dello stesso materiale che viene plasmato per conservare la sua leggerezza e dare un tocco di eleganza all’ambiente. I contenitori sono in vendita in diverse misure e possono diventare degli svuotatasche, dei portafrutta, dei contenitori per il pane (viene utilizzato, infatti, un silicone perfetto anche per gli alimenti!). Si possono lavare in lavastoviglie, non si rompone e sono disponibili in diverse tonalità (bianco, marrone, rosso e a breve altre nuance). Be Ware Light Concept è un marchio giovane che sicuramente farà ancora parlare di sé: nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, infatti, lo vedremo nuovamente al Maison & Objet, dal 18 al 22 gennaio 2013 a Parigi, ma anche in Italia al Macef di Milano, in Germania ad Ambiente di Francoforte e nuovamente in Italia al Salone del Mobile ad Euroluce nel mese di aprile.
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lunedì 7 gennaio 2013
Dedicata a Benetton la sedia per la Art On Chairs 2013
È stata presentata durante l’edizione 2013 di Art On Chairs questa sedia dedicata a Luciano Benetton dallo studio Luis Pereira Miguel Architects chiamata appunto United Colors for Benetton e nata da un lavoro di ricerca sul logo della storica azienda italiana. Il marchio è stato pensato in tre dimensioni, con l’intreccio centrale reso da una sorta di anello di Moebius. Una struttura ciclica in legno che sostiene una seduta ottenuta da un reticolo macramé intrecciato a mano di colore rosso, verde, blu e giallo: toni abitualmente utilizzati per caratterizzare l’iconica maglieria dell’azienda.
mercoledì 2 gennaio 2013
Da Cappellini una nuova lampada a sospensione ispirata al disastro nucleare
Una lampada che prende forma e si sviluppa a partire da uno spunto veramente anomalo, questa Meltdown di Johan Lindstén: a dare il “là” a questo progetto di illuminazione non è una poiesi vitale ed ottimista, né tantomeno un’ispirazione biomorfa, quanto un atto distruttivo dalla potenza inaudita come solo una esplosione nucleare può essere. Nello specifico, è proprio il disastro di Fukushima ad avere influenzato il designer svedese con base a Stoccolma e molteplici progetti importanti (tra cui il Salone Satellite Award dello scorso anno) a dispetto della giovane età. Un incidente atomico dalle conseguenze ancora oggi sconosciute, che nella mente di Lindstén ha scatenato una riflessione su quale è stato e potrebbe essere l’impatto della deflagrazione sugli oggetti che ci circondano. Così, l’onda d’urto si riflette metaforicamente anche sul vetro che costituisce il materiale di elezione di questa lampada: lì lì per sciogliersi, le sfere sembrano quasi colare dando vita ad una sorta di bolla (per i più maliziosi il riferimento è forse un altro?) proprio là dove si innesta la lampadina. Al di là del concept, che può apparire pretestuoso, Meltodown si rivela un progetto riuscito per la dimensione cromatica che caratterizza la lampada a sospensione: ogni sfera di vetro si distingue per un colore piacevole, esaltato dal contrasto tra le varie palle nonchè da quel piccolo dettaglio sfizioso con i fili elettrici anch’essi colorati. A produrre il pezzo, fiutando l’ennesimo talento di un altro giovane esordiente, è quel grande trend hunter di Giulio Cappellini per la propria azienda di famiglia, ovviamente Cappellini.
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