Il design non è solo negli spazi abitativi, ma è anche negli oggetti di uso comune, in quelli che adoperiamo sfruttando la loro utilità prima ancora dell’estetica. Un esempio classico sono le stoviglie, per le quali non nutriamo grandi aspettative di bellezza ma che tuttavia ci piace che abbiano quel quid in più rispetto al semplice scopo per cui sono state costruite. E questo discorso è anche più valido se parliamo di bicchieri, calici, decanter e “oggettistica” legata al più raffinato mondo del vino. Qui il design la fa da padrone, con linee seducenti e voluttuose che esaltano il contenuto grazie ad un accattivante contenitore. E sensuale come non mai è la linea Signature di Nude dedicata all’universo di Bacco, presentata pochi giorni fa a La Rinascente di Milano. A firmarla Ron Arad, l’eclettico designer israeliano che ha la paternità di opere monumentali come il museo Bauhaus di Tel Aviv così come di vezzose cosette tascabili quali la prima boccetta di profumo KENZO. Arad questa volta si è dedicato a ben altro e ha messo il suo estro nella progettazione di una linea di prodotti fatti per gustare il vino senza rinunciare al piacere del design. Con questa ispirazione data dall’innovazione e dall’estetica è nato ad esempio il Round Decanter, caratterizzato da un’originale forma ad anello o i calici Red or White, che ad una prima occhiata possono sembrare più simili ad una clessidra che a bicchieri per accogliere rossi, bianchi o rosati. E invece proprio questa singolare forma permette ai commensali di non vedere schierate file di calici da alcolici in tavola, ma semplicemente di ruotare un unico bicchiere da una parte o dall’altra a seconda del tipo di vinello scelto. A completare la collezione ci pensa Wine Party, con altri calici dallo stelo lungo e possente e dalla forma un po’ ondeggiante, come d’altronde ogni pezzo della collezione. Per vederli tutti date un’occhiata alla nostra gallery e diteci nei commenti cosa ne pensate. Li usereste per i vostri cin cin?
lunedì 28 aprile 2014
lunedì 14 aprile 2014
Salone del Mobile 2014: Aran Cucine presenta la nuova Cover a EuroCucina
Il sistema di personalizzazione è molto semplice: le ante delle cucine Aran sono accoppiate a pellicole magnetiche perfettamente lavabili che si possono togliere, mettere e mixare fra loro ogni qualvolta si senta il desiderio di rinnovare un po’ gli spazi. I colori e gli effetti grafici ovviamente sono tanti e possono aiutarci a dare più brio, luminosità o classicità all’ambiente, a seconda delle esigenze e anche dell’umore. Puntare sulla possibilità di personalizzazione massima di un prodotto standard è ormai un trend in ascesa in ogni campo del vivere collettivo. L’hi-tech in questo la fa da padrone, offrendo ai suoi utenti sempre più scelta in tema di materiali, colori e forme da associare ad uno stesso modello di smartphone, lettore mp3 o condizionatore. Seguono questa fortunata scia anche alcuni marchi di arredamento, come Aran Cucine che, grazie alla sua linea Cover, promette di accontentare la sua clientela attenta alla qualità ma anche al “customizing”. Aran ha avuto già modo di attirare l’attenzione con le sue ultime novità e certamente Cover era il progetto che più puntava sull’originalità. Così come al cambio di stagione si mettono in armadio gli abiti più adatti al periodo, anche la cucina può vivere un simile trattamento, mutando come muta il clima o il gusto personale. A titolo esemplificativo vi lasciamo qui il divertente fumetto che Aran Cucine ha creato per sponsorizzare il suo prodotto: per ogni mese un look diverso di sportelli e ribaltine, un modo simpatico per abbattere la noia e rendere più divertente lo stare in cucina.
giovedì 10 aprile 2014
Fuori Salone 2014, l'installazione Citizen alla Triennale di Milano
Citizen porta il suo stile e la sua eleganza al Fuori Salone 2014: dall’8 al 13 aprile 2014, nel pieno del Salone del Mobile 2014, il marchio partecipa al grande evento di design con un’installazione che sarà visitabile negli spazi della Triennale di Milano. Il brand di orologi, fondato nel 1930, presenta un evento davvero molto elegante, che ha voluto trasformare la luce nel tempo, per esplorare insieme ai visitatori il nostro prossimo futuro. Per Citizen si tratta del debutto al Salone del Mobile 2014: la sua installazione vuole essere la rappresentazione visiva di una promessa del brand, quella di creare il futuro degli orologi. Futuro che è stato introdotto nel 1976 con la tecnologia EcoDrive, in grado di far funzionare, senza pile, ogni orologio, convertendo ogni fonte di luce in energia indispensabile per scandire ore e minuti. E proprio il concetto che sta alla base di questa innovazione è il protagonista dell’installazione alFuori Salone 2014. L’architetto Tsuyoshi Tane, insieme al Team di Design di Citizen, ha così progettato un’installazione che celebra il tema “Light is Time“, “La luce è il tempo”: un progetto composto di platine, base strutturale del movimento di tutti gli orologi, che sono sospese in aria, creando presso la Triennale di Milano uno spazio davvero molto suggestivo. L’elemento principale è fatto con 80mila platine che, grazie a luce e suoni, danno una sensazione di luce e di tempo che non è mai stata provata prima dall’uomo, come sottolineato dallo stesso creatore:
Il Tempo è Luce. Se non ci fosse la Luce, non ci sarebbe neppure il Tempo. Nel XX secolo, l’uomo ha digitalizzato il tempo, lo ha misurato e ha continuato a risparmiarlo, fino al punto di dimenticare la relazione esistente tra il tempo e l’essenza della luce. Senza luce non avremmo mai avuto le meraviglie dell’universo, la ricchezza del nostro pianeta o la gioia e il piacere della vita.”LIGHT is TIME”, la manifestazione del ritorno della Luce al Tempo, è la nostra grande sfida per il XXI secolo.
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