giovedì 30 maggio 2013

Utensili da cucina Bialetti, tra caffettiere e tazzine

Brikka è la moka per quattro tazze, completa di valvola per crema. Caratteristica particolare è l’apertura in superficie per controllare lo stato di preparazione del caffè. Adatta a tutte le superfici di cottura, è in alluminio al 99%, con un manico ergonomico molto comodo. Prezzo orientativo: 28 €.
Elettrika è la moka da viaggio elettrica, con tensione alternata 110/230 V. Comodissima in tutte quelle situazioni dove non si ha un fornello a disposizione, ma la necessità del caffè sempre presente. Di sicuro l’avrete vista usare in scuole od ospedali da tutto il personale che infatti non ha cucine, ma al tempo stesso non può rinunciare a un buon caffè direttamente dalla moka. Prezzo orientativo: 36 €.
Mokona è la macchina da caffè tipo bar, che però riproduce le fattezze di una moka. Comoda per chi vuole un caffè in casa in maniera svelta ma buona. Funziona con un sistema trivalente, infatti supporta cialde, capsule, e caffè macinato. È provvista anche del beccuccio per fare il cappuccino. Prezzo orientativo: 120 €.
Dalla Bialetti sono prodotti anche dei bellissimi bicchierini, spiritosi, colorati, divertenti. Per circa 15 € è disponibile un set di sei bicchierini tutti di colori differenti, dal design riproducente i classici bicchierini di plastica accartocciati. Per circa 13 € delle vere e proprie tazzine con annesso piattino, anch’esse di tutti colori differenti. Infine per 25 € circa sei tazzine con piattini: bianche con disegni vari per protagonista il noto signor Bialetti con borsalino e baffi.

sabato 25 maggio 2013

Il giardino dal design per portatori di handicap


Terraform è il nome dell’invenzione, che è molto più di un oggetto: è una circostanza, una condizione, un’occasione entro la quale far ritrovare una o più persone. Nato dal collettivo La Valise nel 2004, questo tipo di giardino si è subito dimostrato luogo di incontro, condivisione, solidarietà, resistenza alla precarietà grazie all’autosufficienza, nonché la crescita anche terapeutica per persone con handicap, disoccupati, pensionati, e altre categorie svantaggiate.
L’idea è quella di rompere le barriere fisiche e sociali. Quelle fisiche grazie alla struttura intuitiva che consente l’accesso a chi è in carrozzella, o anche a chi non può chinarsi su un giardino vero e proprio, o rimanere troppo tempo in piedi. Quelle sociali perché coltivare un giardino è una pratica per prendersi cura di sé innanzitutto, e poi anche del mondo che ci circonda, preferibilmente in compagnia: il tutto attraverso il lavoro della terra.
Come si può immaginare questo è un progetto che porta con sé un enorme carico di valori da favorire quanto più possibile. Terraform è rivolto a tutte quelle persone che necessitano di attività ricreative e terapeutiche (e chi più chi meno, ne abbiamo bisogno tutti) per la riabilitazione motoria, l’educazione, l’intrattenimento, la presa di coscienza della biodiversità, la condivisione di esperienze.
Nel concreto Terraform è una struttura per accogliere un giardino, e soprattutto chi se ne può prendere cura. Ha una scocca in polietilene 100% riciclato e riciclabile, spessa 3 mm, larga 150 cm, profonda 120 cm, e alta 80 cm. Sugli altri tre lati si montano e avvitano tre pareti di legno, che nel complesso formano circa 0,80 m3. Si riempie il tutto di terra, e il giardino è pronto.
Sul sito ci sono tutte le informazioni dettagliate di come sia nato il progetto, a cosa punta, dove è stato già sperimentato e dove ci sono altri progetti pronti a partire. L’ortoterapia è già ampiamente utilizzata dagli USA al Giappone, e con questo progetto lo potrà essere sempre di più, in special modo per chi maggiormente ne ha bisogno.
Il giardino dal design per portatori di handicap è terraform